Giro d’Italia Ciclocross, sul fango di Ferentino vittorie per Cominelli e Casasola

11 novembre. Estate di San Martino e giorno in cui, secondo tradizione, ogni mosto diventa vino. Ovvero quando tutti i sacrifici di un anno cominciano a trasformarsi in un nettare prelibato. È stato così oggi a Ferentino per il Giro d’Italia Ciclocross, che dopo un avvio di stagione rapido e polveroso (a dirla tutta lo sono state anche le gare di Coppa del Mondo – chiedere spiegazione ai cambiamenti climatici) trova il suo primo appuntamento col fango, componente fondamentale di questa disciplina invernale.

Monologo di Cristian Cominelli nella gara regina di giornata. Il bresciano della Cycling Cafè per i primi due giri ha tastato il polso della maglia rosa (e bianca) Antonio Folcarelli (Race Mountain Folcarelli) e del neo under 23 (classe 2000, 19 anni ancora da compiere) Filippo Fontana (SD DP 66 Rigoni SMP) per poi aprire il gas e involarsi nella seconda vittoria stagionale al Giro d’Italia Ciclocross.

Dopo il traguardo ha dichiarato: «Una bella vittoria oggi, il percorso era identico allo scorso anno ma le condizioni erano molto molto dure, un fango appiccicoso, lento. Mi sono trovato a mio agio. Ciò mi ha permesso di fare la differenza da subito e man mano ho visto che il vantaggio aumentava, cercando di spingere per cercare una conduzione migliore. Seconda gara al Giro, seconda vittoria su due percorsi completamente diversi, ma tutti impegnativi. Sono contento, vincere al Giro d’Italia Ciclocross fa sempre piacere, è affascinante e sta crescendo tantissimo. Esattamente come la mia condizione quest’anno». Intensa alle sue spalle la sfida tr Folcarelli e Fontana (alla prima apparizione stagionale).

Il laziale l’ha spuntata solo all’ultimo giro, mettendo sempre più in cassaforte la rosa. Queste le sue parole dopo l’arrivo: «Oggi è stata una gara durissima, con questo fango, presente da inizio settimana, era davvero tosta, poi faceva anche molto caldo. È stata una bellissima sfida con Filippo Fontana e speriamo di continuare così. Il primo approccio col fango, dopo una stagione secca e veloce, è stato difficile, specialmente per individuare la traiettoria giusta dove mettere le ruote. Ma ci siamo divertiti».

Tra le donne torna a gioire Sara Casasola (DP 66) che si dimostra la più pronta ad affrontare il duro fango di Ferentino, pedalando con una grinta e un colpo di pedale che quasi non lasciavano tradire le difficoltà del tracciato. Sempre più solida la sua maglia rosa, mentre brilla ancor più il bianco della leader delle giovani Gaia Realini (Vallerbike), un colore che è riuscito a frsi notare, retorica a parte, anche nel fango. La giovanissima abruzzese (non ha ancora 17 anni) ha staccato la vincitrice uscente del Girio d’Italia Ciclocross Alessia Bulleri (Merida Italia Team) dimostrando che ha tanta grinta da vendere.

Sul percorso disegnato dalla Romano Scotti e dalla MTB Ferentino nella cornice del Parco delle Molazzete (sotto l’egida Federazione Ciclistica Italiana) la terra bagnata e appiccicosa ha costretto tutti gli atleti a mostrare le carte in tavola, facendo emergere piacevoli sorprese e garantendo solide riconferme. Il tutto condito da una abbondante dose di sole autunnale (è l’Estate di San Martino, l’abbiamo detto) offrendo a pubblico e accompagnatori il privilegio di sperimentare il ciclocross autentico senza i tremori del freddo. Certo, questo punto di vista epico potrebbe non essere condiviso dai meccanici, che hanno dovuto lavorare come non mai ai box per garantire bici linde e pinte (e lubrificate) ad ogni mezzo giro. È a questo dietro le quinte che deve inchinarsi tutto il popolo del ciclocross.

La gara, prova anche del Lazio Cross Trofeo Romano Scotti Gruppo Forte e valevole come campionato provinciale di Frosinone per la Federazione Ciclistica Italiana, era intitolata alla memoria di Elio e Roberto Mastrosanti, ciclisti ciociari simbolo e pilastro delle due ruote in queste terre.

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